Quando pensiamo al Natale, la parola che sicuramente ben rappresenta i sentimenti di adulti e piccini è “stupore”. Tutti noi ricordiamo lo stupore che ci accompagnava la mattina di Natale, alla vista dei doni lasciati da Babbo Natale nella notte o alla prima accensione stagionale dell’albergo e – ancora – di fronte ai tanti dolcetti offerti dalla tanto amata Santa Lucia. Sì, stupore è la parola chiave della nostra infanzia ma che ci accompagna ancora oggi quando – proprio in questo magico periodo dell’anno – ci apprestiamo a visitare Lovere e Sarnico, due dei borghi più caratteristici della sponda bergamasca del lago d’Iseo che per l’occasione si colorano di riflessi natalizi e giochi di luce sapientemente studiati, che regalano emozioni uniche.
Partiamo insieme in un viaggio che renderà magico il nostro Natale: ecco Sarnico e Lovere, i Borghi della luce!
Lovere
Questa splendida cittadina affacciata sul Lago d’Iseo, è stata definita dalla scrittrice inglese Lady Mary Wortley Montagu “il luogo più romantico che abbia mai visto in vita mia”. È uno de “I Borghi più belli d’Italia”, circondato da lago e montagna, caratterizzato da splendidi palazzi e paesaggi mozzafiato.
Un magico Natale a Lovere
Durante le Festività Natalizie, viene proposta la manifestazione “Lovere, il Borgo della luce” giunta quest’anno alla sua decima edizione. Un evento molto apprezzato e che ogni anno lascia i visitatori a bocca aperta. Diecimila metri quadri di palazzi affacciati sul lungolago e nel borgo antico sono infatti illuminati dalle proiezioni delle opere che raccontano l’atmosfera del Natale. Protagonista dell’edizione 2021, l’artista franco-statunitense Pascal Campion, le cui opere ed illustrazioni sono proprio in questi giorni proiettate sugli edifici del borgo.
Lovere, il Borgo della luce
Si tratta di un progetto unico nel suo genere in provincia di Bergamo, che valorizza le bellezze architettoniche, artistiche e storiche di Lovere e che permette ai visitatori d’immergersi appieno nell’atmosfera natalizia. L’utilizzo delicato della luce, delle gradazioni di colori e dei chiaroscuri rimanda alle emozioni delle Feste, al calore dei sentimenti e al senso più profondo del Natale e dello stare insieme. Un nuovo modo di ammirare la cittadina, il suo lago e le sue splendide viuzze. Una nuova prospettiva dei maestosi palazzi, che si riflettono nelle acque del lago.
Il Borgo
Lovere non è solo luci, è arte, architettura e storia. Si presenta come un anfiteatro, stretto tra lago e montagna: un’immagine splendida, che già da sola merita una visita. Di grande pregio gli edifici del centro storico e le viuzze del borgo medievale. Da ammirare l’orologio della vecchia Torre civica che scandisce le ore in Piazza Vittorio Emanuele. Salendo, troviamo la Chiesa di San Giorgio (eretta alla fine del XIV secolo). Al suo interno una meravigliosa opera del pittore fiammingo Jean de Herdt “Mosè che fa scaturire l’acqua dalla rupe” (1657). Ad impreziosire la chiesa anche la pala dell’altare sinistro dipinta da G. Paolo Cavagna con l’“Ultima cena” e la pala dell’altare maggiore attribuita a Jacopo Palma il Giovane.
Il lungolago
Tra gli edifici più conosciuti, troviamo il palazzo Tadini, già sede dell’Accademia di Belle Arti. L’edificio neoclassico, è stato realizzato su disegno dell’architetto Salimbeni e ospita un gruppo di opere di Antonio Canova. La galleria Tadini oggi comprende una pinacoteca ricca di tesori e dipinti di grandi artisti tra i quali Jacopo Bellini, Francesco Benaglio, Paris Bordon, Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, Giandomenico Tiepolo e Francesco Hayez. Percorrendo il lungolago, ci si perde ammirando le meravigliose facciate di ville e palazzi, tra cui Palazzo Marinoni e Villa Milesi.
La Basilica di Santa Maria in Valvendra
Superata la piazza, ci troviamo di fronte all’imponente Basilica di Santa Maria in Valvendra, in stile rinascimentale. Ha una struttura a tre navate e all’interno si possono ammirare le grandi ante dell’organo dipinte con scene dell’Annunciazione da Floriano Ferramola e con ritratti equestri da Antonio Bonvicino detto “il Moretto”. Troviamo inoltre opere di Gian Paolo Cavagna, Domenico Carpinoni e la pala d’altare con l’Assunzione di Tommaso Bona.
Da non perdere anche il Porto turistico e il Museo di Scienze Naturali che ospita ricche collezioni di uccelli, mammiferi, conchiglie, farfalle e minerali.
Un magico Natale a Sarnico
Anche Sarnico, come di consuetudine s’illumina per le Feste di Natale. Quest’anno lo fa in grande con oltre 250 mila lampadine contro le 150 mila dello scorso anno. Un vero e proprio villaggio di Natale con luci, decorazioni e i bellissimi mercatini con le caratteristiche casette in legno sul lungolago.
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Immagini tratte dal sito: I Borghi più belli d’Italia